lunedì 9 maggio 2016

Il Romanticismo in Musica (Marta)

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Non vi è una data precisa al di là della quale si ha la musica “classica” e al di qua la musica “romantica”; come risulta difficile trovare una definizione esatta. Schumann definì la classicità PLASTICA e il romanticismo POETICO, la prima, intesa come tangibile e razionale nella sua struttura ordinata basata su regole armoniche, diversamente al romanticismo poetico più libero. Tra i due stili non c’è una netta distinzione; senza partecipazione umana lo stile classico con la sua forma, le sue regole di proporzioni e simmetrie sarebbe una ripetitiva esecuzione e non si può imbalsamare lo stile romantico nell’arco di mezzo secolo senza considerare il classicismo, esso infatti è una naturale divenire ed erede del precedente, non imitazione ma disgregazione (distruzione) del linguaggio musicale. In senso stretto abbraccia un arco di tempo che va dal 1820 al 1880 circa.




                                                                       https://drive.google.com/open?id=0B8PHge-eNBHaRDNUV0xvVE80dU0
F. Mendelssohn



Il romanticismo in musica è la dissoluzione degli schemi formali classici e la sostituzione ad essi di una forma plasmata direttamente sull’imitazione della fantasia, senza prolungare, neanche per una battuta, la reale ispirazione.
Questo portò un mutamento del linguaggio musicale, che non si compì di colpo, ma attraverso un evoluzione, agendo su contenuti e forme: intensificando i mezzi espressivi e dinamici (si fecero più irregolari e costellate dalle variazioni) e sul bisogno di libertà strutturale.
L’armonia era il campo in cui si sentiva più forte il bisogno di libertà, con modulazioni spesso improvvise e lontane, dando un atmosfera di incanto e imprevisto, elemento che differenzia dalla tecnica compositiva dei periodi precedenti, sostanzialmente mono-tonale, con passaggi alle tonalità vicine.





R. Schumann
Spesso le note valgono più per loro medesime che per la loro posizione o la loro relazione con le altre; è la loro intrinseca potenza espressiva può cambiare di espressione se portata su un altro grado della scala e una modificazione improvvisa del basso dirà qualcosa di diverso da quello che diceva prima. Fu attraverso un crescente individualismo che le innovazioni armoniche e formali penetrarono nell’arte. Questa consapevolezza viene intesa ed espressa come un linguaggio di suoni, colori, volumi e ritmi poetici, capaci di estrinsecare gli avvenimenti intimi dell’io, diversamente dal compositore del settecento che se pur mosso da un impulso dell’anima non si proponeva di esprimere se stesso, ma di far della musica secondo leggi determinate ed autonome. Per favorire un linguaggio musicale più propenso agli affetti, tutti gli elementi dinamici vengono potenziati, la storica simmetria tonale viene rotta, dando vita a un divenire incessante di modulazioni, arrivando ad una prima fase del romanticismo e ad una seconda che mira a fare dell’armonia una fluttuazione ininterrotta degli accordi.

                                                                                                                                 https://drive.google.com/open?id=0B8PHge-eNBHaR2hnSkg2dVJBMGc
F. Chopin


A questa nobiltà modulare e potenza espressiva consegue un perfezionamento del gusto timbrico; l’appropriatezza strumentale diventa una maggiore cura del compositore, e uno dei mezzi espressivi più efficaci, rivincita favorita dall’affievolimento delle qualità strumentali del linguaggio musicale romantico. Nel tentativo di descrivere la vita interiore si cadde nell’illustrazione cioè nell’imitazione e riproduzione senza affettiva partecipazione personale, di suoni evocativi.
                           https://drive.google.com/open?id=0B8PHge-eNBHaZVFLM1o1Z2RnRkE



Una differenza netta tra classicismo e romanticismo si ebbe nel costume, nel vivere e nel produrre da musicista. Questo cambiamento avvenne dopo la rivoluzione francese, con l’avanzamento del ceto medio/basso; il musicista non avevano più un mecenate ma le sue opere dovevano essere fruite ed apprezzate dal popolo. Al musicista-impiegato (servo) del periodo classico, si opponeva il musicista-libero professionista più colto e libero. Per il musicista romantico la ricerca della libertà professionale significò la possibilità di esprimere i propri sentimenti e le proprie sensazioni senza dover obbedire alle rigide e aride regole formali che vigevano nel classicismo. Nacquero in questo periodo nuove forme musicali caratterizzate dalla concisione, quali il notturno, la romanza senza parole, il foglio d'album e il Lied, finalizzate ad un'espressione immediata dei sentimenti e dei moti più intimi dell'animo umano.
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F. Schubert


     I compositori avevano modo di conoscersi fra loro ed è questa l'epoca dei grandi scambi culturali, ad esempio tra Ferencz Liszt (1811-1886) e Fryderyk Chopin (1819-1849) [i due maggiori rappresentanti del romanticismo], Felix Mendelssohn (1809-1847) e Robert Schumann (1810-1856). Quest'ultimo, insieme a Franz Schubert (1797-1828) si dedicò molto al Lied, una forma musicale tedesca da camera per voce e pianoforte, basata su testi poetici sia d’autori romantici, sia della tradizione popolare.



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